Sanctum
Videgioco co-op ibrido fra Tower Defense e First Person Shooter disponibile su Steam. Un bel misto di azione, strategia, e resource management, che però soffre di una presentazione un po' superficiale e di qualche marginale problema di bilanciamento che ne azzoppano seriamente l'impatto.
Il gioco si svolge su grosse mappe al cui centro si trova il Sanctum, un
MacGuffin non meglio identificato che sarà nostro compito difendere. Mostri non
meglio identificati spawneranno dalle giungle circostanti per raggiungerlo e
danneggiarlo, passando attraverso una non meglio identificata griglia di difesa
che dovremo utilizzare (spendendo un numero limitato di non meglio identificate risorse) per sconfiggerli: essenziale sarà non solo piazzare e
potenziare le torrette giuste per i nemici giusti, ma anche creare un vero e
proprio labirinto per allungare il più possibile il percorso dei mostri, e
quindi la quantità di fuoco che subiranno prima di raggiungere il Sanctum;
essenziale è anche l'apporto del giocatore, che avrà a propria disposizione
alcune armi per attaccare a propria volta. Queste mappe possono essere giocate in singolo, o in co-op online fino a quattro giocatori, secondo diverse modalità (fra cui spicca la modalità "sopravvivenza").
La profondità strategica è, devo
ammettere, sorprendente: scegliere quali torrette e armi portarsi dietro,
provare vari labirinti e vari layout, capire quale tipo di nemico viene
abbattuto più o meno facilmente e quindi vedere un tipo di mostro per il quale
non si era sufficientemente preparati penetrare quasi indenne, il tutto unito
all'azione e alla tensione data dal dover agire personalmente, cecchinando un
punto debole qui e lanciando un razzo in un gruppo là, consci che il
proprio apporto è fondamentale quanto quello delle torrette... è tutto molto divertente. Ci
sono moltissime strategie e moltissimi maze design possibili, ma purtroppo il
gioco non è abbastanza bilanciato da rendere tutte le possibilità ugualmente valide. Alcune armi e torrette sono di fatto inutili, altre sono
imprescindibili o alcuni nemici diventano inarrestabili, alle
difficoltà più alte c'è molto
trial-and-error (e, per chi non lo sapesse, io considero il trial-and-error gameplay un difetto gravissimo in un videogioco), e nella modalità survival la composizione delle wave è
generata casualmente quindi bisogna confidare nella fortuna (alcune
combinazioni di nemici sono assolutamente invincibili senza aver avuto almeno
3-4 ondate per approntare le difese). Comunque l'ho trovato molto divertente e
impegnativo, e abbastanza soddisfacente.
My Little Maze-of-death |
Se avete notato i vari "non meglio identificato" all'inizio del
primo paragrafo, però, avrete anche intuito un grosso problema di Sanctum: non ha
storia, non ha contesto, non ha lore. O meglio: ha delle mappe
meravigliosamente dettagliate, ricche di segreti e di dettagli che lasciano
intuire che qualche elemento di backstory ci sia, ma il vero e proprio
contesto, quel poco di storia che servirebbe a catturare davvero il giocatore, è tutto al di fuori del gioco: in
webcomics e nella wiki ufficiale. Se uno non si prende la briga di andarseli a
cercare, viene catapultato nel gioco senza alcuna idea di cosa stia succedendo, e anche andandoseli a cercare si ha a malapena un'incipit. Chi sono io? Cos'è questo coso fluttuante che sto difendendo? Perché è così
importante difenderlo? Dove sono? Che legame ho con questo posto? Cosa sono
quei mostri bioluminescenti che vengono a frotte per attaccare il Sanctum, e
perché per loro distruggerlo è così importante da lanciarsi a centinaia in
attacchi suicidi? Tutto questo non c'è, né viene rivelato, e questa totale
assenza di contesto fa cadere uno degli elementi essenziali per godersi un
videogame: l'immersione. Il fatto che il design del mondo, della tecnologia e
dei mostri sia così confusionario, "gonfio" e bruttino non aiuta, né
aiuta il fatto che quei segreti di cui sopra siano spesso nascosti dietro
lunghi percorsi di platforming in prima persona (URGH) che a nessun essere
umano sano di mente verrebbe in mente di tentare (sì, spesso ho usato video
guide, e non me ne vergogno perché alcune cose sono completamente fuori di
testa; quei cacchio di Strawberry Fish piccolissimi mimetizzati in luoghi
inaccessibili, e deve anche venirmi in mente di sparargli? Ma mi prendete per
il culo?).
Insomma, è un gioco divertente, ma oltre quel divertimento dato dal mettersi
alla prova e dalla leggera catarsi di una strage ben fatta, c'è davvero poco
altro. Sinceramente, non mi sento di consigliarlo: è fondamentalmente mediocre,
e per un semplice passatempo Tower Defense ci sono alternative migliori nel
genere. Forse è stato pensato per un'impronta multiplayer, e quindi dovrebbe
entrare in gioco la mentalità "sportiva" del tentare una cosa
ripetutamente per il gusto di migliorarsi, ma è una mentalità che a me
tendenzialmente non appartiene, e se la voglio sfogare preferisco giochi più
soddisfacenti e dotati di più personalità.
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