Chiunque frequenti la cloaca a cielo
aperto che sono le sezioni commenti sui
social, specialmente sotto qualunque cosa anche solo sfiori politica,
immigrazione o questioni di genere, sa quanto basso sia il livello medio
delle conversazioni. Non mi riferisco solo alla semplice presenza di
razzisti, insulti ecc. ma proprio alla qualità delle argomentazioni, fin da
quello che nei temi scolastici si chiamava "rispettare la consegna".
Conosciamo tutti il variopinto fiorire di questi esemplari:
quelli che riescono a tirare fuori gli immigrati/il sessismo/il
fascismo/i centri sociali/le scie chimiche/i congiuntivi di Di Maio/Renzi/Salvini/Raggi/Berlusconi/Trump anche sotto un
video di gattini pucciosi; quelli che riescono a sostenere due idee in contraddizione; quelli che fanno generalizzazioni indebite o erigono strawmen colossali per poter sventolare slogan; quelli per cui un personaggio con un minimo di megafono pubblico che esprime un'opinione significa che quel personaggio è pagato
da PD/Casaleggio/i massoni/Putin/i PoteriFortiTM/la Chiesa/tua madre per fare
propaganda.
Non riesco a non chiedermelo: perché sono così? O meglio: perché io non sono così? Perché io ci tengo alle sfumature di
grigio, ad essere preciso nell'esposizione? Forse perché sono di sinistra
mentre divampa il populismo becero di destra? Perché
ho fatto lo scientifico invece dell'IPSIA? Perché sono cresciuto col prog
invece che con la techno o il rap? Perché sono un perfezionista con debilitanti problemi di
ansia e insicurezza? Sono ipotesi che posso escludere
categoricamente, perché ho abbondanti evidenze di esempi opposti.[1] Mi
sono allora chiesto se un certo ruolo non possa averlo avuto l'esperienza nei forum.
Non questo, maledizione. Avete mai fatto caso che il logo di Forum assomiglia un po' a quello degli Angra? |
Negli anni cruciali della mia formazione, internet non era ancora un mezzo di massa disponibile in ogni momento nella tasca anche della più annoiata
casalinga sessantenne di Voghera. Era l'epoca dei primi “pionieri”, ancora additati come nerd. I social muovevano i
primi timidi passettini, e l'ambiente
d'incontro per eccellenza erano ancora i forum. Ah, l'epoca
d'oro dei forum monotematici! Era tutto un fiorire di community più o meno piccole i
cui membri, a prescindere da
qualunque altra differenza, sapevano di
partire da almeno un punto di vista comune. Nelle più piccole, si arrivava
a chiamarsi per nome nonostante il nickname. Persino il forum dei Blind Guardian, che
pure piccoli non sono, era diventato una specie di famiglia.
MetalGearWeb era una board di questo tipo. Non era goffa o erratica come un Twitter; era elegante, invece, per tempi più civilizzati. L'ho
frequentata stabilmente per più di undici anni, e mi ci sono fatto molti amici.
Si postava perché si aveva qualcosa da dire, non per i like. Esisteva il
concetto di "off topic", per cui sotto ogni thread si restava
rigorosamente in tema (più o meno).
Esisteva il concetto di non insultare
non solo i presenti, ma anche gli assenti, perché chiunque sarebbe potuto
capitare su quelle pagine, leggere e sentirsi malvoluto. Esistevano i moderatori, che camminavano in mezzo a
noi e avevano il potere di sanzionare chi violava le regole di convivenza
civile; che erano chiare e applicate, perché mica ci dovevamo guadagnare,
non ci importava perdere
utenti se significava liberarci delle teste di cazzo[2].
E quando si dibatteva, oh boy come si
dibatteva! Ci si rispondeva punto su
punto con il potere dei quote. Ci si faceva le pulci su ogni
incongruenza, ogni incoerenza, ogni dettaglio sbagliato, persino per la
grammatica e l'ortografia (OK, quello ero soprattutto io). Ci si abituava ad argomentare in modo articolato e civile, perché ogni
generalizzazione, ogni insulto anche velato, ogni sparata senza basi veniva
ripresa e attaccata da avversari (dialettici) pronti ad appigliarsi a qualunque falla per smontare la tua logica. Ci si abituava al fatto che la gente ti conosceva,
anche se solo tramite nickname. Ci si
abituava a non chiudersi in bolle e ad affinare sempre di più la propria
retorica.
Vi presento un reperto archeologico di quei tempi: la faccina animata asd.gif. La sua sparizione è inspiegabile e imperdonabile. Il mondo ha bisogno dell'asd! |
C'era un utente, in particolare. Oggi fa il game
designer. Era diventato una sorta di eterno
rivale: battibeccavamo come
bestie per ore, degli argomenti più
disparati, dalla politica a Death Note, dalla pena di morte ad Avatar,
dall’11 Settembre a chi fosse più gnocca fra Quiet e Eva. Nella maggior parte
delle occasioni eravamo di opinioni
diverse, se non opposte, e negli anni è maturato una specie di insano gusto
del dibattito. Andavamo avanti per
giorni. Ci facevamo le pulci su ogni generalizzazione, ogni affermazione
senza fonte, ogni frase grammaticalmente ambigua, persino sull'uso dell'unità
di misura («50 cosa? Patate? 50°, OK, ma che gradi? Celsius? Kelvin?
Fahrenheit? Citi fonti americane, sii chiaro!»). La gente prendeva
i popcorn, per leggerci. Inutile dirlo, lui
era lo scienziato, io il filosofo; lui il liberista cinico, io il
comunista idealista.
Ma anche se tante volte avremmo voluto
saltarci alla gola a vicenda, non è mai mancato un profondo rispetto fra noi. Principalmente perché riconoscevamo
l’intelligenza dell’altro, ma anche perché, semplicemente, ci limavamo a vicenda. Spesso partivamo da punti di vista
radicalmente opposti, per poi addentrarci
a spirale nei dettagli e scoprire che
erano meno lontani di quel che pensassimo (magari guardavamo in
direzioni diverse ma dallo stesso punto di partenza, o al contrario guardavamo
nella stessa direzione ma da punti di partenza opposti), oppure smussare i rispettivi estremismi, facendoci notare dettagli che non avevamo mai considerato, che ci
aprivano nuove strade di pensiero. Da quelle
discussioni, raramente uscivamo fuori con opinioni completamente immutate. Insomma, era vera
dialettica, quasi in senso hegeliano.[3]
E mi ha abituato, cazzo. Mi ha abituato non solo a scrivere, ma anche a ragionare in un certo modo: esprimendomi così scoprirei il fianco ad attacchi o pignolerie? Se sì, posso smontarli preventivamente? Con questa frase un po’ provocatoria darei il pungolo, o mi farei dare dello stronzo? Stimolerei il dibattito, o semplicemente il banhammer? Se do ragione a quell’altro tizio, che è dalla mia stessa parte ma ha fatto delle affermazioni totalmente sbagliate, sembra che pensi anch’io quelle cose?
E mi ha abituato, cazzo. Mi ha abituato non solo a scrivere, ma anche a ragionare in un certo modo: esprimendomi così scoprirei il fianco ad attacchi o pignolerie? Se sì, posso smontarli preventivamente? Con questa frase un po’ provocatoria darei il pungolo, o mi farei dare dello stronzo? Stimolerei il dibattito, o semplicemente il banhammer? Se do ragione a quell’altro tizio, che è dalla mia stessa parte ma ha fatto delle affermazioni totalmente sbagliate, sembra che pensi anch’io quelle cose?
Eravamo un po' così. |
La prossima volta che dibatterete con un qualche buongiornista su
Facebook, provate a far finta di
essere su un forum. Siate pungenti, ma non aggressivi. Niente
benaltrismi. Niente
blast infantili e acchiappa-like. Argomentate senza slogan e senza generalizzazioni. Non scrivete per voi stessi, ma per gli altri, sia
gli interlocutori che i possibili lettori che potrebbero capitare su quella
pagina fra sei mesi. E spingete il vostro interlocutore a
fare altrettanto. Chissà che così la
dialettica, il confronto, non tornino ad avere un senso e un'utilità.
[1]
Per dire: vedo anche persone di sinistra cadere
in queste trappole (i tifosi del PD, da dopo il 4 marzo, sono esilaranti),
laddove invece una volta sono riuscito ad avere una conversazione produttiva
persino con uno di Casa Pound. Io, che rido ancora al meme della foto girata "a testa in giù".
[2] Ivi compresi gli edgelord,
i memelord e i troll; ché lo so che
oggi essere edgy provocatori
a muzzo va di moda, ma non dimentichiamoci che, prima che la cultura di 4chan
si diffondesse, li chiamavamo semplicemente "teste di cazzo".
[3]
Peraltro, quando ci capitava di essere totalmente d’accordo contro un terzo, io
mi sentivo come quando Goku e Vegeta combattono insieme, non
so se mi spiego. Diventavamo una forza inarrestabile. Come quando difendevamo Metal Gear Solid: Peace Walker per il
capolavoro che è.
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