Vi ho lasciati nell’ultimo articolo
con una lunga disamina su uno di due album che ho voluto citare ad esempio di
come usare efficacemente la ripetizione di temi all’interno di un concept album
per raccontare una storia senza dover fare affidamento sul
solo testo.
È un fan
project autoprodotto capitanato da The L-Train, con la collaborazione di altri
musicisti della scena brony di YouTube: una suite symphonic metal intitolata Moonrise (disponibile su YouTube ma, seriamente, compratela su Bandcamp), incentrato su un evento mitologico nel lore di My Little Pony:
Friendship is Magic. La storia parla dello scontro fra le due sorelle
alicorno, le principesse Celestia e Luna, che governando rispettivamente il
sole e la luna garantivano l'equilibrio e l'armonia di Equestria, finché Luna,
gelosa e adirata perché il lavoro della sorella veniva goduto dai pony che
invece dormivano sotto le sue stelle, cercò di spodestare Celestia e far
piombare il mondo in una notte eterna, costringendo così la principessa del
sole a combatterla e a confinarla per mille anni sulla luna. Questo evento viene
presentato come un rapido accenno di backstory negli episodi pilota di MLP:FIM,
ma qui viene sviluppato in una storia completa, in cui l’emozionante testo
delle canzoni dà pathos e spazio sia alle motivazioni di Luna che al sincero
senso di colpa di Celestia per non aver mai notato il dolore della sua amata
sorella, che ora è costretta a imprigionare a malincuore per proteggere il
proprio popolo.
Se escludiamo il Prelude (che fa semplicemente il lavoro “classico” dell’ouverture:
presenta i temi musicali principali), possiamo dire che
l’album presenta una struttura paragonabile alla forma ad arco: si può
notare, infatti, una progressione
speculare di tipo ABCBA, come si evince sia dai titoli delle parti (Harmony, Nightfall, parte centrale durante la notte eterna, Daybreak,
Harmony Restored) sia dalla trama dell’opera (armonia, rottura dell’armonia,
scontro, pacificazione, ripristino dell’armonia).
La sezione A è rappresentata dal
brano Harmony: un efficacissimo riff di
chitarra a sette corde in drop A apre le danze a un pezzo tipicamente power
metal. Sul finire del secondo ritornello, nel quale Celestia e Luna si intrecciano in un pregevole coro a due voci che canta, appunto,
l’armonia originaria di Equestria, esplode il tema del sole. Il sole è alto: la melodia trasmette gioia, luce, maestosità, evoca l’immagine di Celestia che solleva l’astro e illumina
il cielo.
Quindi, cala la notte, e abbiamo la
sezione B: un riff di pianoforte melanconico ed evocativo (in 7/8 e 9/8, peraltro) che io ho chiamato Twilight theme introduce il soliloquio
di Luna, il suo orgoglio per le bellezze della notte e il suo dolore nel
vederle ignorate. La melodia del tema e della strofa richiama
appunto l’atmosfera del twilight[1]. Questo
dolore porta alla nascita di Nightmare Moon, espressa da un improvviso momento
quasi doom metal con, appunto, il tema
di Nightmare: basato su due accordi orchestrali ripetuti, il primo dei
quali contenente una quinta aumentata, e su un solo power chord di
chitarra (A-F-A#: tonica, quinta aumentata, nona minore; un accordo molto dissonante), contiene una melodia
molto simile a una già sentita prima, una sorta di “tema della luna”, ma che allora era sembrata magica e maestosa
mentre ora assume un carattere profondamente inquietante, dissonante, come se
fosse distorta e corrotta.
Seguono due brani particolarmente pesanti e
aggressivi che raccontano lo scontro prima “verbale” e poi “militare” fra le
due sorelle, e costituiscono la parte C della suite perché, con l'eccezione di un accenno del tema di Nightmare Moon, non contengono
materiale melodico già presentato prima o che verrà ripreso dopo.
Finita la battaglia dopo la lunga notte, il sole torna a sorgere, e torniamo alla sezione B. Si ripresenta su Daybreak il riff di pianoforte di Nightfall (Twilight theme), che questa volta porta al soliloquio di Celestia che, su una nuova melodia, piange la sorella. È l’alba, un nuovo twilight. Come al tramonto segue l’alba, al dolore di Luna segue il dolore di Celestia; due dolori diversi, ma gemelli, speculari, legati, e quindi introdotti dallo stesso tema. Il brano termina con l'introduzione dello splendido tema dell’armonia ripristinata: un coro in 3/4 che riporta la speranza e l’equilibrio dopo l’oscurità e il caos.
La chiusura della suite arriva,
infine, introdotta dal riff di
Harmony nel brano chiamato, appunto, Harmony Restored. Ora, parlare di
quest’ultima parte come di una sezione A speculare alla prima è forse forzato,
da parte mia, dato che il grosso della canzone è completamente diverso da
Harmony e il ritornello è costituito dal tema
dell’armonia ripristinata, ma al suo interno si presentano le riprese di
ben tre temi che erano stati presentati all'inizio, per cui pare forte l’intenzione di farne un
finale circolare. Ricompare il tema di
Nightmare, che compare minaccioso in mezzo al brano ma viene chiuso da accordi staccati e secchi: Nightmare Moon è imprigionata, è ancora viva e trama vendetta, ma non può nuocere. Il narratore
riprende, sul finale, la strofa di Harmony (che io ho chiamato nel video “Narrator theme”) e chiude la storia
esplicitandone la morale, per poi lasciare spazio al tema del sole, che viene messo a concludere maestosamente e
gioiosamente il brano e, con esso, l’album.
Proviamo a stilare una sorta di
“scaletta” dei temi, ignorando le liriche e concentrandoci solo sulla struttura
melodica:
- Armonia
- Luna
- Narrazione (c’era una volta)
- Sole
- Twilight (verso la notte)
- Nightmare e Luna corrotta
- Battaglia (con Nightmare)
- Twilight (verso il giorno)
- Armonia ripristinata
- Armonia
- Luna
- Armonia ripristinata
- Nightmare e Luna corrotta
- Narrazione (morale della favola)
- Sole
- Armonia ripristinata
- Sole
Già solo dai temi ricorrenti
e dai loro titoli emerge chiaramente il percorso della trama: all’inizio, due
melodie diverse sia alternano, ma a una delle due è dato molto più peso, più gloria; segue un momento di quiete misteriosa e
melanconica, nel quale la melodia più nascosta si corrompe e distorce e
incupisce; seguono momenti concitati e aggressivi, che si risolvono in una nuova
quiete melanconica; questa si risolve in un tema nuovo, positivo e uplifting, e quindi torna nella
stabilità iniziale; ci viene ricordata la presenza di quella melodia
inquietante e dissonante di prima, ma stavolta viene interrotta violentemente;
la suite si conclude infine su note gioiose, sullo stesso tema maestoso che
tanto spazio aveva all’inizio.
Se a questa progressione uniamo il
testo e il cantato, la storia viene trasmessa con un sentimento e un’intensità
che non avrebbe potuto avere se le canzoni fossero state del tutto slegate
melodicamente. Perché non basta un buon testo su una melodia qualsiasi, per trasmettere l’idea di un percorso, di una dinamica, di una
tensione, di uno sviluppo, di una storia attraverso un’opera musicale: quando
le melodie si legano a un preciso elemento emotivo, e lo richiamano
ripresentandosi in momenti diversi e inseguendosi con ordini diversi, rinforzando il testo e
venendone rinforzate, allora davvero si crea un vero e proprio film in musica.
[1]
In inglese, la parola “twilight” deriva da *twi- (radice proto-germanica che
significa due, doppio, due volte, realizzata in inglese come two o twice o twins e in tedesco come zwei o zwillinge) e –light, ovvero “due luci”, “luce doppia”:
indica quindi il momento in cui la luce del sole dietro l’orizzonte e quella
della luna e delle stelle si mischiano, sia nel momento immediatamente dopo il
tramonto che in quello immediatamente prima dell’alba. Ha quindi una connotazione
diversa dall’italiano crepuscolo, che deriva invece dal latino creper (=alquanto buio): non indica un
momento del passaggio dalla luce al buio, ma un momento in cui due luci diverse si mischiano.
Per questo userò il termine twilight e
non l’italiano crepuscolo: perché
nella progressione tematica della suite questo momento si trova non solo prima
della notte, ma anche prima del mattino, ed è collegato all’alternanza fra sole
e luna. C’è un motivo se la protagonista della serie, che negli episodi pilota
“media” fra le sorelle e redime Nightmare Moon, si chiama Twilight Sparkle.
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