Dato che questo è il mio blog personale, vorrei scrivere un paio di pensieri in libertà (ovviamente non richiesti) riguardo il fenomeno politico del momento: le cosiddette Sardine. Sapete cosa mi ricordano, le Sardine? I girotondi antiberlusconiani dei primi anni '00.
Comincerei dal fatto che questo logo e questo slogan sono parecchio cringe. |
Ora, non capitemi male. Ho supportato quei movimenti, ne ho fatto parte, li ho reputati e li reputo un segnale positivo, perché la mobilitazione e la coscienza politica sono sempre meglio dell'apatia, della rassegnazione, del buongiornismo da social. Ma (e questa è un'ingenuità che io stesso ho commesso per molti anni) confondono la mobilitazione anti-personalistica, l'opposizione a una singola persona, per un'identità politica coerente.
Due parole: Popolo Viola. Vi dice qualcosa? Niente? Appunto.
Si definiscono (le Sardine) un movimento apolitico, apartitico, aprogrammatico, senza rendersi conto che questa è una debolezza, non un punto di forza. Allontanano qualsiasi bandiera come se fosse una cosa sporca, sventolando invece generici valori come solidarietà, fratellanza, "stare insieme", "siamo contro l'odio", "siamo contro l'incultura", bambini buoni sentimenti felici e contenti. Ma in realtà…
Candy è un gr in realtà poi scopri che alcuni dei loro promotori sono iscritti al PD; ne vedi un leader (a Modena) aprire un evento di campagna elettorale del PD; vedi bandiere dell'Unione Europea; vedi il PD che cerca in ogni modo e maniera di agganciarvisi; e soprattutto, vedi altri loro leader affermare convintamente idee reazionarie che confondono la "politica con la P maiuscola" con il burionismo centrista becero, la democrazia rappresentativa con la tecnocrazia, l'importanza della buona politica con la sua sottomissione al dominio di finanza e capitale (mentre nelle loro piazze fanno sentire Gaber, quello che diceva "libertà è partecipazione", e John Lennon, un hippy anarchico).
Già, perché, come ho già avuto modo di dire: l'apolitica, esattamente come la post-ideologia, non esiste. Essa nasconde o la mancanza totale di idee diverse da quelle dello zeitgeist dominante, o la vergogna di ammettere quale idea si ha.
Consapevolmente o meno, per ingenuità o per eccesso d'ottimismo, questo curioso fenomeno ittico-memetico non fa nulla per mettere i bastoni fra le ruote a un centrodestra sempre più orrendo eppure sempre più maggioritario. Non fa nulla per eroderne il consenso là dove è più forte (anzi, ignora se non ridicolizza le problematiche sociali reali che lo alimentano), o per attaccarlo là dove è debole (incoerenza, complicità con le leggi e manovre che oggi critica, subordinazione a capitali sia stranieri che non, corruzione, accordo delle proprie dichiarazioni sul sentimento dominante come emerge dagli algoritmi della Bestia, marketing).
Anzi: polarizza ancora di più il dibattito politico, trasformandolo in guerra culturale fra due gruppi sociali che sembrano sforzarsi strenuamente per assomigliare il più possibile agli archetipi caricaturali ridicolizzati dal gruppo opposto, demonizzanti l'un l'altro al punto tale che ognuno sarebbe disposto a votare letteralmente Dracula pur di non darla vinta al nemico. Abbiamo già visto questo copione: prima con Berlusconi, poi con Trump.
Gli antiberlusconiani si sono estinti prima di Berlusconi.
Anzi: polarizza ancora di più il dibattito politico, trasformandolo in guerra culturale fra due gruppi sociali che sembrano sforzarsi strenuamente per assomigliare il più possibile agli archetipi caricaturali ridicolizzati dal gruppo opposto, demonizzanti l'un l'altro al punto tale che ognuno sarebbe disposto a votare letteralmente Dracula pur di non darla vinta al nemico. Abbiamo già visto questo copione: prima con Berlusconi, poi con Trump.
I "radical chic buonisti" da una parte, che sempre più tenderanno a gravitare verso il PD in funzione antisalviniana, e dall'altra gli "analfabeti funzionali razzisti", che sempre più tenderanno a gravitare verso la Lega o FdI in funzione antisinistra. Una polarizzazione verso due partiti le cui politiche economiche, a parte la battaglia identitaria per Quota 100, sono sostanzialmente identiche.
Un movimento che, temo, finirà più col ricostituire il bipolarismo della Seconda Repubblica, depotenziando il M5S e i vari partiti minori, piuttosto che coll'arginare Annatar.
Cringe. So much cringe. |
A proposito di Seconda Repubblica. Vi ricordate i movimenti antiberlusconiani di cui sopra? I Girotondi si costituirono nel 2002. In carica c'era il Berlusconi II, che durò incontrastato fino al 2006. Nel 2008 le elezioni riconsegnarono il Paese al Berlusconi IV, che fu fatto fuori solo grazie alle ingerenze del Sacro Spread e de (ノ ゚ー゚)ノI M E R C A T Iヽ(゚ー゚ヽ). Nel 2012 il governo Renzi consegnò a un Berlusconi già condannato in via definitiva un ruolo in maggioranza e addirittura la possibilità di riscrivere la Costituzione. Oggi, il suo cadavere in ormai avanzata decomposizione è ancora lì, a concorrere e tuonare contro sempre più improbabili dittature comuniste e complotti giudiziari. Insomma: gli antiberlusconiani si sono estinti prima di Berlusconi.
Quindi, care Sardine, tiratela davvero fuori, questa politica con la P maiuscola. Reclamate lo spazio decisionale del potere popolare, la sua supremazia rispetto alla finanza e agli indicatori economici, la sua capacità di determinare davvero un cambio di prospettiva che permetta di conciliare benessere diffuso ed ecologia. Perché "politica con la P maiuscola" non è pretendere che i politici non dicano le parolacce, e nemmeno gravitare intorno ai supremi garanti dello status quo; perché se l'uomo forte, invece di essere un omone tracotante che mangia Nutella e dal balcone di Facebook manda i buongiornissimokaffè, è una signora distinta in giacca e cravatta con due lauree e tre master, sempre uomo forte è.
O invece di bloccare e contrastare Annatar non farete altro che concentrare, nella percezione dei salviniani, tutta l'opposizione al suo dominio mediatico nell'unico contenitore ideologico al mondo in grado di risultare più indigeribile di lui.
O invece di bloccare e contrastare Annatar non farete altro che concentrare, nella percezione dei salviniani, tutta l'opposizione al suo dominio mediatico nell'unico contenitore ideologico al mondo in grado di risultare più indigeribile di lui.
La Politica con la P maiuscola è quella che reclama la sua supremazia rispetto a finanza e indicatori economici.
Sì, lo so, l'entusiasmo della prima ora, l'oggettiva bellezza del vedere così tante persone organizzarsi e mobilitarsi spontaneamente e scendere in piazza per contrastare l'ondata reazionaria, ecc. ecc. Ma per chi di voi tracima di ottimismo nei confronti delle Sardine, ho solo due parole: Popolo Viola.
Vi dice qualcosa? Niente? Appunto.
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