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31 mag 2019

[Commenti] School Days - Il sottile confine fra trash e genio

(スクールデイズ Sukūru Deizu, 2007)
School Days è un anime trash. Non c'è altro modo per definirlo con altrettanta efficacia. Quel trash buono, però, godibile proprio nella sua stupidità, e a cui alla fine ripensi chiedendoti se, in fondo in fondo, qualcosa da salvare non ci sia.

Appartiene a quella categoria di opere note più per il loro finale a sorpresa che per qualunque altra cosa, quindi non potrò esimermi dal farvi qualche accenno; cercherò di coprire gli spoiler più massicci, ma qualcuno dovrete concedermelo. Del resto, se decidessi di purgare qualunque riferimento agli sviluppi più avanzati della trama , cosa rimarrebbe di School Days?

Heh.

Una rom-com scolastica che parte col più tipico degli scenari di triangoli amorosi: Makoto, un protagonista maschile impacciato, è innamorato della bella timidona di turno (Kotonoha), ma viene aiutato ad approcciarsi a lei da un'amica più spigliata ma a sua volta segretamente innamorata di lui (Sekai). Un anime, peraltro, tratto da  una visual novel eroge. Insomma, roba che non meriterebbe un secondo di attenzione nemmeno se non fosse così brutto: disegnato malissimo, animato peggio, pieno di fanservice squallido e gratuito (cosa che comunque non mi ha impedito di dire un "grazie" ad ogni inquadratura dei sederi o dei seni o dei piedi delle ragazze).

Dove nasce, allora, l'interesse che mi ha fatto decidere di guardarlo e addirittura di scriverne? Sembra strano a dirsi, ma nasce nel momento in cui l'anime degenera. Quando i personaggi iniziano a compiere una decisione stupida dopo l'altra, quando il fastidio e il cringe sfumano per far spazio a un disagio dilagante, e quando il tono generale passa da commedia romantica a tragedia in preparazione. In pratica, quando alcuni di quei trope iniziano a essere presentati non più come qualcosa di buffo, caricaturale, tutto sommato innocente, ma a essere presi sul serio e portati all'estremo.

Mood all'inizio.

School Days cammina su quella difficilissima linea fra il trash e il genio, lo squallore e l'originalità. Se animazione, chara design, personaggi e sceneggiatura sono di livello veramente basso (con i protagonisti in particolare che sembrano cambiare totalmente personalità ogni quindici minuti), d'altro canto non posso non riconoscere una certa dose di coraggio nel seguire fino in fondo la bad route di una visual novel senza edulcorarla, presentando un protagonista che si comporta come uno stronzo ma che poi deve affrontarne le conseguenze, anche quelle più estreme.

Quante commedie romantiche conoscete che prendono la tipica premessa del triangolo amoroso e la portano effettivamente al protagonista che tiene consciamente il piede in due scarpe, con le due ragazze rappresentate nel loro dolore e nelle conseguenze sociali della loro situazione? Quanti harem anime conoscete in cui il protagonista effettivamente ? Quanti anime romantici conoscete che mostrano l'ambiente scolastico non come qualcosa di innocente e idealizzato, ma come un covo di feccia e malvagità gratuite (ovvero, come sono nella vita reale)? Quanti anime fanservice conoscete che finiscono con ?

Mood alla fine

Capiamoci: in buona parte è trash, è squallido, è risibile… ma allo stesso tempo, il suo contenuto non è tutto da buttare. Senz'altro è un'esperienza unica che, credeteci o no, consiglio vivamente. Se non altro, for teh lolz. Vorrei solo averlo potuto vedere davvero "al buio", invece che in un momento storico in cui è noto come "quell'anime scolastico che poi alla fine "; vorrei aver potuto viverlo come l'hanno vissuto quelli che hanno guardato i primi 3-4 episodi pensando di avere davanti una normalissima rom-com, e sono stati investiti e sconvolti dai suoi sviluppi imprevedibili. Chissà, magari l'avrei vissuto come molti hanno vissuto Neon Genesis Evangelion.

Non cito questo nome a caso. Possiamo arrischiarci a dire che School Days è una decostruzione (probabilmente involontaria) del genere? Che ne adotta le convenzioni per poi sventrarle (letteralmente), per evidenziare l'idiozia e il cinismo sottesi a certi comportamenti, le conseguenze che potrebbero avere, lo squallore di certe fantasie e il dolore che provocherebbero nella realtà? Beh l'ho appena fatto. Perché a mia memoria, fra tutti i personaggi di opere di questo genere che ho visto, Makoto e alcuni dei comprimari, nel loro edonismo irresponsabile, nella loro mancanza quasi sociopatica di empatia, nella loro crudeltà quasi caricaturale, nella loro incapacità di ragionare sulle conseguenze, nella loro incoerenza quasi schizofrenica, sono quelli che più realisticamente rappresentano degli abissi di orrore di cui sono capaci gli adolescenti negli anni 2000.

Sì, sto trattando un anime trash tratto da un eroge trash come se fosse un ricercato lavoro post-moderno. Fatemi causa.

*fischio della teiera intensifies*

Qui sotto, just for laughs, i miei soliti appunti\commenti episodio per episodio. Potete notare come insieme all'anime degenerino anche le mie reazioni e la mia sanità mentale.

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